Richard Russell – Everything is recorded

2018 

Richard Russell non è un musicista. E’ il fondatore dell’etichetta XL Recordings, sotto la quale hanno inciso fior di cantanti, dai White Stripes ad Adele, dai Prodigy a Bobby Womack. Richard Russell non è un musicista ma ogni tanto gli piace comporre e suonare il basso, la chitarra e il sinth. Nasce da inattività forzata da una malattia che lo ha costretto per diverso tempo in ospedale questo lavoro al quale partecipano tantissimi ospiti. Russell per ognuno di loro compone o riarrangia una cover come un sarto che prepara un abito. C’è Sampha che si cimenta su una cover melodica di Curtis mayfield, ci sono le gemelle cubane Ibeyi che cantano un bellissimo brano di Gil Scott heron (“Cane”) e partecipano al brano “Mountain of gold” con Sampha e il sassofonista kamasi Washington. E molti altri sono gli ospiti che partecipano alle session, da Damon Albarn a Peter Gabriel, a Brian Eno. Ci sono i Massive Attack nella interessante “Wet looking road” mentre il già citato Gabriel appare in “Purify”. L’album diventa così molto vario, si va da ballate soul a pezzi rap passando per l’afro di “She said”. I pezzi che non mi entusiasmano sono quelli cantati da Sampha, troppo sdolcinati. Il pezzo migliore a mio avviso è Everything is recorded” .

Voto: 3.5/5

 

Precedente Torta con marmellata di FICHI , cioccolata e noci Successivo David Byrne – American utopia