Genesis – Foxtrot

1972

Dopo il successo di Nursery Crime, i Genesis registrano un altro album magico. Questa volta appaiono anche temi sociali, come in “Get’em out by Friday” dove si parla di speculazione edilizia. Ma va da sé che i testi si mantengono perlopiù onirici, favolistici, si adeguano alla musica. Ci sono brani delicati come “Time table”, i virtuosismi degli arpeggi di Steve Hackett in “Horizon’s” , ma c’è soprattutto quella suite di 22 minuti che è un po’ la pietra miliare di tutto il progressive rock: “Supper’ready”, di cui ancor oggi non se ne capiscono bene le liriche, tratteggia diversi piani musicali dove le tastiere hanno un dominio pressochè completo, intervallato da un tappeto di chitarre e dal flauto di Peter Gabriel. Il brano è suddiviso in sette movimenti e ci mostra tutta la magia del gruppo inglese.

Voto: 4/5

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