1960John Coltrane si presenta con una band nuova: al piano un giovanissimo Mc Coy tyner, Steve Davis al contrabbasso e Elvin Jones alla batteria. Sono cover, quelle che Coltrane andrà a suonare, ma totalmente rivisitate e rese memorabili. Non siamo nell’ambito del free jazz 8che arriverà più tardi), ma nelle composizioni Coltrane lascia molto spazio in libertà per i componenti l’ensamble. In “My favorite things”, Coltrane pennella col suo saxofono soprano colori tenui su un paesaggio delicato ricco dei fraseggi dei piatti di Jones e del pianoforte di Mc Coy Tyner. Poi abbiamo un’esecuzione hard bop di “Summertime” di Gershwin e una ballata in “Everytime we say goodbye” di Cole Porter. Il disco si rivela uno dei più importanti per la storia del jazz con i suoi picchi di tensione e relax, di ipnotismo che sembra pervaderne le note.
Voto: 4.5/5