2017 Daniel Pennac si ripresenta ai lettori con un nuovo capitolo della saga della famiglia Malussene che tanto successo aveva riscosso negli anni ottanta. Si tratta quindi di una nuova storia che vede protagonisti i figli di Benjamin, capro espiatorio delle passate avventure, e dello stesso Malussene con uno strano caso di protezione di uno scrittore osteggiato dai propri familiari. Le idee sembra non manchino a Pennac, la storia è abbastanza piacevole e ruota attorno a un rapimento di un manager importante messo a punto dai figli di Malussene con una serie di trovate alquanto inverosimili e d’effetto. Accanto a questo tourbillon di eventi si nota però qualche segno di stanchezza nei personaggi, forse ci si deve chiedere se era il caso di riprendere la storia della famiglia anche se la motivazione economica sarà stata un’ottima leva. Chi non ha mai letto i precedenti libri penso che avrà qualche difficoltà ad entrare nelle dinamiche psicologiche dei protagonisti e nell’ironia che sta dietro il mondo di Pennac; viceversa chi ha letto le precedenti storie non si lascerà travolgere da questa nuova avventura in quanto le risate e le situazioni di allora qua si vedono solo a tratti e in tono minore. D’altronde non è facile trovare nuovi spunti dopo aver narrato di una famiglia dove Benjamin fa di professione il capro espiatorio e vive in una famiglia multietnica nella banlieue parigina con la madre perennemente incinta e la predisposizione di ognuno a mettersi nei guai. Il libro ha un finale incompiuto, nuovo capitolo in arrivo?
Voto: 3/5