Soft Machine – Hidden Details

2018

La storia dei Soft machine inizia circa cinquant’anni fa e un nuovo album desta senz’altro curiosità visto che da anni non incidevano più. La formazione è quella originale, senza il compianto Robert Wyatt. La musica è sempre quel misto di jazz-prog psichedelico con in più un po’ di musica ambient. Che dire? Per certi versi sembra di essere tornati a quei suoni, per latri si ascoltano piacevolmente alcune innovazioni più ricercate di suoni, per altri sembra di ascoltare musica per film. La macchina morbida traccia un percorso che ha le radici nel suo passato ma che non disdegna passaggi che portano a spicchi di futuro, che a mio avviso sono le parti migliori dell’album

Voto: 3/5

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