Dead Can Dance – Dionysus

2018

Il gruppo australiano è ormai da trent’anni in auge con quel particolare tipo di sound che prende spunto dalla mitologia, da musiche gotiche e barocche che la voce di Lisa Gerrard. E’ un suono particolare che si affida a strumenti il più possibile eterogenei (flauti, cornamuse, tamburi, strumenti etnici) per mettere in campo un tappeto sonoro di colori, sfumature, di passato e di sogni che racconta di storie antiche. In questo nuovo disco, ferma restando la ricerca di sonorità, il duo australiano sposta la sua attenzione verso il mito di Dionisio e di conseguenza la musica si sposta verso tradizioni greco-turche e comunque esotiche che perdono la loro peculiarità dark-gotica per assumerne una più wave e world music. Il disco è diviso in due parti dove nella prima parte prevalgono i suoni orientali e nella seconda c’è uno spostamento verso suoni messicani. E’ un disco soprattutto musicale, la voce di Lisa Gerrard non si sente molto e questo, per chi ne ha apprezzato la bellezza negli album passati, è un vero peccato.

Voto: 2.5/5

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