Robert Plant – Carry fire

 

2017 – Del periodo Led Zeppelin restano i ricordi e Robert Plant, in tutti questi anni di carriera solista così ha voluto. Staccarsi dai ricordi, cercare nuovi orizzonti, non rimanere legato a un passato ingombrante sono le motivazioni che hanno spinto il cantante a volgere lo sguardo altrove, in una ricerca di nuove sonorità e verso altre culture musicali. Il suo percorso musicale solista si snoda lungo queste direzioni. Detto questo, l’album esce tre anni dopo quel “Lullaby and…the ceaseless roar” che era ricco di queste sonorità e che mi era piaciuto molto. Rispetto a quell’album c’è a mio avviso un passo indietro, un ritorno a suoni più familiari, più british folk, ballate malinconiche, meno ricerca musicale. Un brano su tutti è però un autentico capolavoro: “Carry fire” è sospeso con le chitarre e la voce incredibilmente splendida tra oriente e Occidente con quegli arpeggi che incantano e lasciano un retrogusto di esotico.

Voto: 3/5

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