Radiohead – A moon shaped pool (2016)

   2016 – Finalmente! Scrollata di dosso la voglia di elettronica che era apparsa nel precedente ” The king of limbs“, torniamo ad assaporare la bellezza di questi pezzi tristi e onirici che la voce di Tom Yorke contribuisce a rendere unici. Ma in questo nostro ascolto non possiamo non evidenziare la magia degli arrangiamenti e delle qualità compositive di John Greenwood, risaltare il tessuto di archi che poco hanno a che vedere con la musica rock. Ma il rock in questo album appare solo di sfuggita: a dare l’impronta, oltre ai suddetti archi, sono il pianoforte e la voce, nonchè la capacità dei Radiohead di saper costruire piccoli capolavori sonori di una complessa semplicità. Il singolo “Burn the witch” è l’unico brano dotato di una ritmica incessante, gli altri brani sono connotati da chitarre acustiche, archi e pianoforte e pervasi da questo alone di tristezza che rende l’album da un lato non facile al primo ascolto, ma che ti avvolge piano piano con suoni sempre nuovi. Buon ascolto

Voto: 5/5

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