2019
La cantante statunitense al suo quinto album ci presenta un lavoro di settanta minuti di buona musica. Il suono è quello al quale ci ha abituati, passando dal dream pop al soft rock e a brani melodici che la sua voce sa valorizzare. Le canzoni trovano ottimi arrangiamenti e il pianoforte trova una sua collocazione spesso in apertura dei brani. Sono canzoni che riecheggiano nostalgia, malinconia, a volte diciamolo, anche un po’ di monotonia in questo indulgere su pezzi melodici. A toglierci da questo clima, affascinante ma anche troppo standard, ci sono quattro brani sopra le righe: “Doin’t time” con la batteria e il pianoforte a dettare il suono e un ritornello accattivante, “California” che è una bella ballata che resta in testa, “Fuck it, i love you” con una splendida voce sensuale e falsetti nel ritornello ed infine “Venice bitch” che a mio avviso è il brano migliore: dieci minuti di folk psichedelico con qualche nostalgia.
Voto : 3.5/5