2022
La macchina del supergruppo spesso fa cilecca, in questo caso i due fuoriusciti Radiohead (Yorke e Greenwood) e il batterista Skinner si avvalgono di una sezione fiati di jazzisti inglesi e della London Contemporary Orchestra e si sente. La base ritmica precisa, i bassi che scuotono e la batteria che morde in un album le cui tredici tracce non possono essere il più variegate possibile, dai brani che sfiorano il post punk come “ We Don’t Know What Tomorrow Brings” e “You Will Never Work In Television Again” alla melodia di “Free In The Knowledge” giocata tutta su arpeggi acustici e di “Open The Floodgates” dove è il piano ad essere in primo piano per passare all’incanto di “Pana-vision”, alla voce sospesa di “Skrting On The Surface”, al funk rock di “The opposite” fino alla raffinata “The smoke”. Tante anime, anche se prevale quella Radiohead e la ricerca di suoni.
Voto: 4/5