2022
Ci ha sempre abituati ad album delicati e di nicchia e non si smentisce, anche se più che la napoletanità si sente un po’ di british, di gotico. Una voce che si amalgama con la musica, belle melodie. I testi non sono irresistibili, da non indugiarvi molto, meglio restare a sentire la limpidezza della voce senza addentrarsi troppo, l’amore di “Principe delle mie tenebre” e di “Formiche” lasciano il tempo che trovano, meglio la più ironica “Scusa se sono felice”. Interessante “She’s calling me” che parte nella più classica napoletanità per poi evolvere nella versione inglese di Katia Labeque, in “Aquila” duetta con Elisa ed Emma con un ritornello che trascina, “Ciglia” ha un testo da dimenticare.
Voto: 3/5