2023
Difficile parlare dei Maneskin senza attirare polemiche, vuoi per invidia o gelosia, quelle stesse polemiche che gruppi anglofoni non ricevono. Il gruppo non fa rivoluzioni, fa parte del business, non fa musica “nuova” (chi la fa? dopo tutto il rock alle spalle è quasi impossibile). Innegabile che Damiano ha una bella voce, la musica è rock, si destreggiano bene, spaziano in un campo largo, sono un fenomeno mediatico più che musicale. Iniziamo con i brani peggiori tra i quali vanno messi “Bla bla bla”, “Feel” e “Mammamia”, che servono a scaldare gli animi nei live, dall’altra parte mettiamo invece “Gasoline”, “Kool kids (post punk con un’ottimo intro di basso). I due brani “italiani” (“Il dono della vita” e “La fine”) non mi convincono mentre di altro livello sono alcune ballate, tra le migliori cose dell’album, oltre ai brani già citati: “The loneliest” e “Timezone”. Fuori catalogo “Gossip” e “Supermodel”, due prodotti “americani con una peculiarità diversa rispetto al resto dell’album. Menzione a parte per “Mark Chapman” che richiama l’assassinio di John Lennon. Un album per un pubblico internazionale.
Voto: 3.5/5