Mahmood – Gioventù bruciata

  2019

Non a caso uno degli artisti preferiti dal fresco vincitore del festival di Sanremo è Frank Ocean. E come l’artista americano, anche Mahmood vena il suo disco di malinconia, di pezzi scritti al pianoforte, di soul e qualche passaggio arabeggiante. Anche nelle canzoni e nei testi c’è questa visione di Milano e dell’Africa, del Nilo e dei Navigli. In un paio di brani si avvale della collaborazione di Fabbri Fibra e di Guè Pequeno e sono i brani più ritmati dell’intero album. Per il resto sono momenti di malinconia con quella voce metallica e stanca che alla lunga risulta anche un po’ snervante. I brani a mio avviso migliori sono “Il Nilo nel Naviglio” e “Asia Occidente”, metafora geografica sull’incomunicabilità.

Voto: 3/5

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