2017 –
Dici Liam Gallagher e pensi agli Oasis. Nonostante ne sia uscito da qualche anno ormai, intraprendendo una sua carriera prima formando i Beady Eye e poi mettendosi in proprio con questo album. Ma resta difficile staccarsi da quel periodo e nell’album si respira quel brit pop che aveva fatto decollare il gruppo dei fratelli Gallagher. Ci sono indubbiamente buone canzoni, Liam tiene bene a mente l’insegnamento dei Fab four, tessendo melodie accattivanti con ritornelli gradevoli. Poi se vogliamo c’è dell’altro, alcune canzoni strizzano l’occhio al rock americano ( la dura “I get by”), altre sono più melodiche e vintage (“Universal gleam” e “When i’m in need”) e mi sembrano secondarie nell’ottica dell’album. Le restanti prendono spunto dal brit pop, sono confezionate bene e di immediata fruizione, come nello stile degli Oasis. Appunto.
Voto: 3/5