2018 Stavo tornando dal lavoro di notte, mentre nevicava ed ho ascoltato questo nuovo lavoro della poliedrica artista statunitense. Ci stava alla perfezione. Guardando la campagna innevata, a tenermi compagnia c’erano queste struggenti note del Kronos Quartet, trenta tracce che partono da un lamento arabeggiante per poi sconfinare nella tristezza, nella bellezza, nelle cose perse. La composizione è stata affidata a Laurie Anderson che interviene con la sua voce pacata in alcuni brani. I testi e la musica rimandano all’uragano Sandy, che ha devastato le coste degli Stati Uniti e così pure anche la proprietà della Anderson. Da lì sono nate queste trenta tracce e dalla collaborazione del quartetto più famoso d’America con l’artista newyorkese, in un fondersi di piccole storie, di perdita del passato dopo la devastazione del passaggio dell’uragano e della magia, della distruzione, della malinconia. L’unico appunto che mi sento di fare è la relativa brevità dei brani, a volte certi passaggi forse andavano sviluppati. Anche perché…la neve continuava a scendere e la strada non era finita!
Voto: 4/5