Ildefonso Falcones – Gli eredi della terra

Torna il grande romanzo storico dello spagnolo Ildefonso Falcones, ambientato nella Barcellona del 1400. Seguito del successo mondiale “La cattedrale del mar”, racconta della vita di un ragazzo rimasto orfano di padre per una tragedia marittima fino ai giorni della maturità. Come tutti i romanzi storici di falcones, i protagonisti non sono tanto i nobili. I re e i papa, quanto la gente umile e povera che deve ogni giorno cercare di vivere e darsi da fare contro le angherie e i soprusi dei potenti. La lotta per poter vivere si scontra con violenze, torture, malversazioni, raggiri e si deve poter credere nella misericordia di Dio per poter andare avanti. Così il protagonista Hugo deve lottare ogni giorno per la propria famiglia con esiti incerti e a volte drammatici. Si troverà a combattere per la schiava saracena alla quale dona la libertà senza per questo poter evitarle una fine tragica, per la figlia adottiva e per la moglie russa anch’essa schiava prima di incontrare Hugo. E’ un intrecciarsi di eventi personali dove fanno da sfondo le sorti di re e papi, guerre e intrecci di palazzo che fanno cambiare le sorti della vita e della famiglia di Hugo. È anche l’amore per la terra e in particolare per la vigna della quale impara a conoscere i segreti grazie ad un suo mentore che lo accompagnerà in questo percorso di formazione. Il romanzo non ha momenti morti e spesso le situazioni si ingarbugliano e si capovolgono. L’unico appunto che si può fare è che forse è troppo incentrato sulla figura di Hugo e porta con sé un finale un po’ “tirato”: dopo 900 pagine, solo nelle ultime 30 pagine si arriva alla conclusione nella quale tutti sperano ma un po’ stiracchiata. Comunque a chi piace il romanzo storico, senz’altro una buona lettura.

Voto: 3.5/5

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