Green Day – Father of All Motherfuckers

Green Day – Father of All Motherfuckers

  2020

Un album che dura una mezz’oretta, fatto di corsa e suonato pure di corsa, ritmi frenetici, allegria. Dopo trent’anni i Green Day si presentano alla soglia dei cinquant’anni con tutta la loro energia che non sembra subire flessioni. Billie Armstrong che canta in falsetto, canzoni post punk, influenze degli anni ’50 (“Meet me on the roof”), un omaggio a Gary Glitter in “Oh Yeah”. Energia, allegria, trenta minuti di musica per ballare, r’n’roll e chitarre sulle corde, ritmica sferzante. I Green Day non mollano

Voto: 3/5

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