Foo fighters – Medicine at midnight

Foo fighters – Medicine at midnight

2021

La prima cosa che si nota ad un primo approccio è la semplicità dei brani stessi e nel contempo la gioia, l’allegria, la voglia di suonare che trasuda da questi brani. Energia positiva quindi, registrata prima dell’avvento del covid ma che pare quasi un auspicio al dopo, alla voglia di riappropriarsi dei spazi e dei luoghi della musica. Abbiamo brani perfetti per l’ascolto radiofonico (“Shame shame”,) e ballads poco interessanti come “Waiting on the war”e “Chaising bird”,  brani tirati come “No son of mine”, brani dove ci sono coretti (ai quali partecipa la figlia adolescente di Grohl) come l’iniziale “Making a fire”, il rockettino banale di “Love dies young” e “Holding poison”. Il brano migliore è quello che dà il titolo all’album dove si respirano i fantasmi dei talking heads e di Bowie.

Voto: 3/5

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