Elena Ferrante – L’amore molesto

Elena Ferrante – L’amore molesto

1992

Amalia si accinge ad andare a trovare la figlia ma non giungerà mai a casa sua. Verrà ritrovata annegata in circostanze poco chiare dopo che la figlia aveva ricevuto dalla madre stessa diverse telefonate abbastanza strane. La figlia, dopo i funerali, cerca di ripercorrere il cammino di sua madre, non solo gli ultimi giorni ma il percorso di un’intera vita. Attraverso i ricordi rievoca le incomprensioni dei genitori, le scene di gelosia di un marito violento, l’arrendevolezza e l’attrattiva della moglie sempre in un gioco di perenni tradimenti o fantasie. Un uomo la seguirà in tutti questi anni lasciando una scia di vissuto / non vissuto, di regali e atteggiamenti che trasfigureranno la figura dimessa di lei in quella di una persona gioiosa che accanto al marito perde tutta la sua personalità. I genitori si lasceranno e la figlia avrà raramente l’occasione di incontrarli. In questo suo percorso all’indietro incontrerà il figlio del vecchio molestatore di sua madre e intesserà un rapporto sessuale che finirà nel nulla. La forte presenza della madre e dei suoi vuoti, dei sogni, della sensualità e dei rimpianti le faranno percorrere anche la sua infanzia tra ricordi di menzogne e nuove scoperte. Arriverà fino al punto di immedesimarsi nella madre stessa alla ricerca di quel suo antico spasimante. Un romanzo che diventa un thriller psicologico in una napoli povera che l’autrice dimostra di conoscere benissimo

Voto; 4/5

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