Dream Syndicate – How Did I Find Myself Here

  2017

 

Fallito il grande successo a cavallo degli anni 80. Il gruppo di Los Angeles si scioglie per riapparire in tour nel 2012 per celebreare i 25 anni del loro album migliore “The days of wine and roses”. La formazione non è più la stessa, ma non cambia di molto, tutto ruota attorno alla figura di Steve Wynn. Come ogni reunion la logica dice che non è meglio aspettarsi molto, anche perché spesso nasce dalla voglia di business più che dall’impeto della creatività. Ma non è questo il caso, dopo 4 anno di concerti il gruppo di culto della Los Angeles lisergica sforna un album molto valido che percorre le trame sonore di quegli anni. Ottima base ritmica e le chitarre che si rincorrono come nei precedenti lavori, il sound è riconoscibile, le canzoni seguono un percorso chiaro, la voce di Wynn si amalgama con le chitarre, il rock lisergico è tornato con un buon album. La canzone che da il titolo all’album è una minisuite di una decina di minuti che sfodera un bel potenziale con inizio rullante di batteria e chitarra, passando attraverso a squarci di tastiere, “80 West” incede con il basso in un crescendo rock, “Filter me through you” ricorda in certi passaggi i jefferson Airplane, “Like Mary” rimanda a Lou reed.

Voto: 3.5/5

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