2016 – I Blonde Redhead sono quello che definisco un gruppo indie, non legato a major e con un proprio pubblico appassionato, senza essere parte di quella schiera di rockstar planetarie. Questo EP con 4 brani si ascolta viaggiando in luoghi onirici, accompagna come la colonna sonora di un film, è sensuale e avvolgente. tra la voce sensuale di kazu Makino e le atmosfere ondeggianti dei fratelli Pace. E’ un incastro di flauti, violini e synth che prende già al primo ascolto per poi svilupparsi nei successivi. La vena elettronica è un timbro dei Blonde che percorrono territori inesplorati. Il gruppo, a mio parere ha dato il meglio di sè nell’album “Misery is the butterfly”, mentre erano rimasti sotto le mie aspettative nel recente “Barragan”. Con questo EP sono tornati a livelli alti e, dopo 25 anni di carriera, possiamo aspettarci ancora molto
Voto: 4/5