2020
Una lap steel guitar appoggiata sulle ginocchia e un disco completamente acustico e strumentale per Ben Harper con la voglia di scendere negli antri del folk. Un album fatto di suggestioni, di piccoli quadri che vorrebbero far pensare all’inverno, alla neve, agli innamorati e al silenzio rotto solo da qualche nota. La cosa riesce in parte, anche perché, volendo essere ambientate in diverse città, la musica intende cogliere l’atmosfera delle stesse. L’idea non riesce a pieno, le atmosfere create sono piccole parentesi che si apprezzano come tali anche se la forma canzone, col cantato, fa sentire la sua assenza. Presi ad uno ad uno sono abbastanza interessanti, ascoltati insieme vengono un po’ a noia.
Voto: 3/5